Commento |
Partiamo dalla Centrale (io, Marantz e Mario il bassista).La stradina è di neve dura, il cielo grigio che non lascia intravedere nulla. Giungiamo prima alle baite Michelini poi alla Baita Druet dove un'improvvisa folata di vento ci scopre il ripido canalone. Sotto i 1800/2000 c'è la nebbia, sopra sereno.Fin qui neve crostosa che ci spaventa per la discesa. Ci immettiamo nel vallone. La neve diviene polverosa (come da mie previsioni...).E' necessario stare molto attenti nel tracciare l'itinerario poichè le condizioni sono piuttosto strane 8il vento ha fatto il suo dovere...). Pericoloso rimanere nei valloncelli e la pendenza è sostenuta. Giunti al pianoro a 2500 la neve cambia e diviene di marmo (sarà comunque sciabilissima). Giunti alla fine del pendio sciabile, in solitaria mi "rampono" al colletto (2800 ca)tra il Cimone della Foppa e il Cagamei per godermi il panorama della valle del diavolo della Malgina: ambiente eccezionale. Discesa esaltante con neve variabile: polverosa, dura, poche volte crostosa ma sempre sciabile, con nebbie che vanno e vengono. Sotto le baite Druet teniamo un canalino nei pinetti di bella polvere (incredibile). La stradina veloce è poi una vera pista da bob: divertentissima. Gita di gran classe!!! |