Nunero report 372
Nome Ricky Scotti
Indirizzo e-mail nibi@on-ice.it
Nome gita M.del Forno
Data svolgimento 12/04/20
Regione Lombardia
Partenza Chiareggio
Quota partenza 1630
Quota arrivo 3214
Dislivello effettivo 1800
Difficoltà Buon sciatore-alpinista
Esposizione prevalente salita Sud-est
Esposizione prevalente discesa Varia
Neve prevalente Crostosa
Altra neve Trasformata
Rischio valanghe 2
Condizioni itinerario Discrete
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento il M.del Forno era un mio "pallino" da un bel po' di tempo, finalmente l'occasione buona, si raggiunge Chiareggio senza problemi e si calzano gli sci dal parcheggio, il pericolo non è troppo alto…è il momento giusto. Nei boschi verso l'Alpe Vazzeda dobbiamo togliere gli sci per due brevi tratti ma senza troppi problemi (a parte il caldo intenso) risaliamo veloci verso gli ampi pendii del Plattee di Vazzeda. Il panorama è già stupendo e non c'è una nuvola in cielo, il M.del Forno sembra ancora lontanissimo e irraggiungibile. Giunti su un lungo crinale lo risaliamo con rapidi zig zac constatando che la temperatura in quota è ben più rigida di quella del bosco e siamo costretti a rivestirci velocemente. Comincia a comparire la neve fresca dei giorni precedenti. Puntando la C.ma di Val Bona risaliamo fino a 2360m prima di deviare decisamente verso destra immettendoci nella selvaggia Val Bona. Ci accorgiamo ben presto di essere troppo in alto e siamo costretti a perdere un centinaio di metri di dislivello. Qualcuno toglie le pelli e si gode una raffica di serpentine su neve polverosa (nessuno sapeva ancora che sarebbe stata l'unica della giornata). Gli ampi e vergini pendii della Val Bona sembrano disegnati apposta per lo scialpinismo, e consentono una comoda risalita fino al Passo del Forno. Dal Passo il panorama spazia ora anche sulle vette della Val Bregaglia e sul Bacino del Forno. Da qui risaliamo i ripidi pendii a W della lunga cresta che conduce alla vetta. Ancora 400m di dislivello in territorio svizzero e siamo ora alla base dell'imponente bastionata rocciosa verticale che sbarra la strada verso la vetta. Uno strettissimo e ripido canalino consente però un tentativo. Cesare, con il suo entusiamso e la sua tecnica sopraffina, lo attacca e lo attrezza con due cordini che non riescono comunque a coprire tutto il tratto che conduce in vetta. Dopo una breve pausa il gruppo si infila in questo strettissimo camino che presenta alcuni salti con pendenze superiori ai 60° su ghiaccio vivo (roba che neanche il GCCG!). Soprattutto grazie alla corda riusciamo uno per uno ad "issarci" fino al pendio nevoso sommitale che diventa faticosissimo per la neve poco consistente. Una breve ma affilata cresta ornata da una gossa cornice ci separa dalla vetta,la percorriamo in scioltezza (dopo il canalino...) e siamo finalmente tutti su! Il panorama è forse il più bello che si possa immaginare in tutto il gruppo del Disgrazia. Il ghiacciaio del Forno, il Bernina,l'Engadina, lo spettacolare versante nord del Disgrazia, la testata della valle del Forno... Sfortunatamente restiamo in vetta solo pochi minuti, giusto il tempo per le strette di mano e le foto. Il canalino in discesa, come sempre, è ben più ostico che in salita e facciamo largo uso della corda per superare i tratti più ripidi. La discesa sciistica è molto meno adrenalinica e fin dai primi pendii capiamo che...non è giornata. Fino al Passo del Forno troviamo la peggiore delle croste, neve scandalosa! Dal passo ci lanciamo velocemente lungo il fondovalle della Val Bona per cercare di dimenticare i pendii appena scesi. La neve fortunatamente migliora e ci consente delle discete serpentine. Ci vuole comunque il massimo impegno perchè è una neve veramente difficle e traditrice che non permette distrazioni. Giungiamo infine sotto i 2300m dove finalmente il sole ha fatto il suo lavoro trasformando per bene il manto nevoso. Sfortunatamente i pendii migliori sono già "andati", ci consoliamo con qualche bel tratto su firn nei pascoli dell'Alpe Vazzeda. Si arriva ancora fino alla macchina senza togliere gli sci. itinerario eccezionale snobbato dai più, migliore persino del classicissimo e rinomatissimo Scalino. partecipanti: Franco,Danilo,Giovanni,Cesare,Marco Selva,"i cannibali del Lago",Silvana,Rita,Sandra
Data di inserimento report 12/04/2004 22.37.29

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