Commento |
Arrivati a Malga Mare alle 8:00 (siamo gli ultimi!), dobbiamo ritardare ulteriormente la partenza visto che il mio zaino perde acqua. La sacca del liquido si era rotta e così riusciamo a partire solo alle 8:30. Attraversiamo subito il fiume salendo in un ripido canalone, senza rampanti, ma al limite come tenuta pelli. Giunti in cima ad esso attraversiamo a mezzacosta sopra il Pian Venezia e poi fra le due morene del Ghiacciaio della Mare. Saliamo poi nel vallone fra la cresta sud-est del Cevedale 2 e la seraccata sottostante la cima principale. Inizio a sentirmi sempre più stanco, visto il mio allenamento carente e il fatto che era la settima volta che mettevo gli sci da alpinismo. Mio cugino cerca anche di portarmi lo zaino ma giunto a quota 3650, a non più di 30 min dalla vetta, decido che giungere in vetta sarebbe troppo dispendioso, vista anche la lunga discesa. Dopo aver tolto le pelli scendiamo su neve prima ventata, dopo leggermente marcia, decidendo di scendere il canalone che porta al Pian Venezia e scendendo poi sul sentiero estivo con gli sci a spalle per 20 min. Vista la relazione di on-ice sembrava un itinerario semi deserto ma noi abbiamo incontrato circa 40 persone lungo il percoso.
Per la cima ritenterò l'anno prossimo, con un pò più di allenamento naturalmente.
Partecipanti: io e mio cugino Fausto. |