Nunero report 417
Nome Ricky nibi
Indirizzo e-mail nibi@on-ice.it
Nome gita Passo di Coca (Ghiacciaio del Lupo)
Data svolgimento 16/05/04
Regione Lombardia
Partenza Centrale Armisa
Quota partenza 1043
Quota arrivo 2620
Dislivello effettivo 1700circa
Difficoltà Ottimo sciatore
Esposizione prevalente salita Nord
Esposizione prevalente discesa Nord
Neve prevalente Trasformata
Altra neve Marcia
Rischio valanghe 3
Condizioni itinerario Buone
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Gitona orobica di "grande impegno"! Partiamo decisi per il canalone del Druet, ma su idea del grande Arialdo(il re dele Arigne) optiamo per il Passo di Coca. Si risale a piedi la stradina per poi deviare verso "i Forni" sul primo tornante prendiamo un sentierino che percorre il selvagio fondovalle della Val d'Arigna. In 20minuti raggiungiamo le prime immense valanghe che riempiono il fondovalle. Proseguiamo a piedi vista l'evidente difficoltà nel superare con gli atrezzi questi imensi muri di neve alti fino a 10m. Alla base dello Scimur inizia anche l'inevamento su terreno libero. Calziamo gli sci e risaliamo lo splendido pendio "biliardo" che conduce in poco tempo al biv. Resnati (completamente sepolto). Il lugno e ripido tratto dal Resnati al Ghiacciaio del Lupo è il momento chiave della salita. Bisogna subito attraversare un ripido canale dove si convogliano le slavine proveninenti dal ente di Coca, il fondo "valangoso" ci provoca qualche difficoltà e Teo si fa anche 30m faccia in giù prima di riprendere la salita (è un duro!). Ci si porta poi su un poco marcato dosso un tantino più riparato. Pasiamo poi accanto a impressionanti canaloni che solcano i versanti settentrionali del ente di Coca proprio sopra il grande salto roccioso che sbarra la valle. Arivati in vista della fronte del Ghiacciaio del Lupo bisogna ora superare un ripido e strettissimo canalino (35°) che,in condzioni non ottimali, richiederebbe l'uso di picca e ramponi. Da questo momento si esce dalla zona con evidenti pericoli oggettivi e finalmente si vede anche il sole. Una volta giunti sul ghiacciaio del Lupo incrociamo parte del gruppo (già in discesa). Ci avvertono del ventofortissimo che si trova poco sopra. Infati, messo piede sul ghiacciaio raffiche violnte da NE ci investono alle spalle. Il sle ora è splendido e l'ambente veramente eccezionale. Raggiungiamo il Passo di Coca dopo aver sondatoun l'innevamento >400cm. Al piccolo intaglio non si riesce a stare in piedi a causa di rafiche violentissime, ci prepariamo velocemente ala discesa su neve trasformata stupenda su tutto il ghiacciaio, sotto già marcia (pochissimo rigelo notturno sotto i 2300m). Superiamo i tratti delicati il più velocemente possibile e rifiatiamo soltanto al Resnati. Da qui in giù la neve diventa ben sciabile e il pendio dello Scimur è veramente splendido. Ci fermiamo su un gigantesco masso a prendere il sole godendoci lo splendido panorama. La discesa seguente sui residui di valanga è divertente ma faticosa... Gita da intraprendere solo con condizioni di neve assoltamente assestata, sia per valanghe spontanee sia per possibili lastroni (tratti ripidi), complesso anche l'orienamento incaso di cattvo tempo. Deicato a chi onsidra il Meriggio l'esempio più calzante di scialpinismo orobico
Data di inserimento report 17/05/2004 15.44.58

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