Nunero report 419
Nome Rovedati Giovanni
Indirizzo e-mail gio4000@inwind.it
Nome gita Punta Plattes des Chamois 3610 m
Data svolgimento 16/05/04
Regione Valle d'Aosta
Partenza Usellières
Quota partenza 1785
Quota arrivo 3610
Dislivello effettivo 1825 m
Difficoltà Ottimo sciatore-alpinista
Esposizione prevalente salita Nord-est
Esposizione prevalente discesa Nord-est
Neve prevalente Trasformata
Altra neve Marcia
Rischio valanghe 1
Condizioni itinerario Ottime
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento 1° giorno: Da Bonne (1810mt) giungere alla fine del Lago prendendo la strada sulla sponda destra orografica attualmente è l'unica aperta, invece la strada sulla sponda sinistra orografica è soggetta alla valanghe di neve umida ed ha una piccola discesa di 100 metri al fondo del lago sull'abitato di Usellères, proseguire in auto fino al fondo del lago a Usellères(1785mt) dove termina la strada asfaltata. Proseguire lungo il fondo del vallone mantenedosi a sinistra superando la Montagna Sasse de Ponton ed arrivando con un ultimo piccolo strappo all'alpe Vaudet (2284mt) dove sorge il rifugio Bezzi. 2 giorno la salita risulta visibile totalemete fin dalla Sasse Ponton e dal rifugio. Dal rifugio prendere l'evidente vallone delimitato da due morene in direzione W della becca della Suessa. Percorrerlo per tutta la sua lunghezza fino a portarsi quasi sotto le evidenti seraccate del ghiacciaio Plattes des Chamois. Da qui due possibilità: A) percorrere a piedi la lingua terminale, spesso ricoperta di resti di valanga, mantenendosi vicino alle bastionate rocciose della becca della Suessa fino a portarsi sulla parte superiore del ghiacciaio della Plattes; B) risalire a piedi il ripido pendio nevoso a sinistra della seraccata che porta ad un evidente sperone roccioso che si aggira sulla sinistra per un ripido canalino che adduce al ghiacciaio Plattes des Chamois. Risalire il ripido ghiacciaio verso SW secondo le condizioni evitado il primo nodo di seracchi sulla sinistra ed il secondo passando sulla destra fino ad arrivare ai pendii finali. Superare la crepaccia terminale al meglio fino a portarsi sull'ampia cresta percorribile in sci che porta in breve alla vetta. Discesa per l'itinerario di salita. Evitare di scendere lungo la lingua del ghiacciaio per pericoli oggettivi di scariche. Avvertenze: L'esposizione a Nord Est è sfavorevole perchè prende subito il sole, e se la temperatura sale troppo può risultare pericoloso scendere lo zoccolo sotto il ghiacciaio. La gita è difficilmente in condizioni e richiede molta attenzione, specialmente se quando si scende lo zoccolo con gli sci ai piedi, perchè oltre alla pendenza sostenuta, ci sono sotto il pendio sciistico dei salti di roccia di diverse decine di metri e una caduta può essere fatale occhio!! Gita stupenda in ambiente magnifico e sciata altrettanto stupenda e mai banale. Tempo bellissimo ed in alto dai 3400 m fino in cima vento da moderato a forte da nord.
Data di inserimento report 17/05/2004 22.29.09

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