| Commento: |
Il proverbiale freddo umido e pungente della centrale dell’Armisa ci da subito la sveglia, la gita forse meno “orobica” come tipologia di tutte le Orobie valtellinesi parte in modo classicamente ravanoso a causa di una colata di ghiaccio che invade la stradina e ci costringe a fare una variante nel bosco. La strada, molto ghiacciata è di rutine e sempre piuttosto noiosa, dalle B.te Moretti il panorama si fa interessante. Mi accorgo della temperatura piuttosto bassa, veloce controllo, -14°!
Azz! Di sole, non se ne parla, il più rammaricato è il Roby, abituato alle passeggiate dell’altro versante della catena ;-) La traccia è di salita è ben battuta, fin troppo, infatti il pistone è compatto e un po’ scomodo e necessita dei rampant per quasi metà salita. Il canalino finale, tristemente spoglio, ci costringe a togliere gli sci all’ultima strozzatura causa assenza di neve (mai visto). Finalmente in vetta…il sole! La temperatura è ora molto più gradevole (-2°), siamo sopra lo strato di inversione termica, la leggera foschia è sotto, sopra cielo limpidissimo. La discesa? inizialmente su lastre di neve ventata compatta e perfettamente portante, poi su crosta più o meno cedevole alternata a neve zuccherina (praticamente 50cm di brina!). L’ormai classica variante alle B.te Michelini ci regala qualche metro esent-crosta che ci godiamo fino in fondo essendo assolutamente vergine. Dalle Michelini alla stradina è puro trasferimento. Stradina finale ghiacciata e con qualche sasso fuori. Io ho preferito fare a piedi l’ultimo tratto (sci nuovi). Nel complesso bella gita e giornata in compagnia del Paglia e di Roby Boletti. Appena mi torna l’allenamento si punta a orbiate più ambiziose!
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