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Partenza sci ai piedi dalla vecchia e orribile ovovia con una decina di persone davanti dopo aver fatto a sportellate per il parcheggio davanti al palazzetto dello sport x sbaglio...
Una traccia infausta ci mena in un ravanage allucinante fra arbusti taglienti che si rivelanno fatali x le pelli di molti..dopo non poche maledizioni arriviamo alla Corna Busa.
Consiglio vivamente di non seguire la suddetta traccia, ma piuttosto di tenersi sulle oramai evidenti tracce di discesa quasi al centro del colletto a sx della corna in direzione di salita.
Davanti a noi due tracciano come forsennati nella neve che supera abbondantemente il mezzo metro e, nonostante la traccia si fatica a procedere a causa dell'inconsistenza della neve su fondo duro dicasi ghiacciato...quindi ultime svolte con i rampanti.
Il canalino di salita è piuttosto pieno ma sicuro.Per salirlo tracciamo una vera e propria trincea fino in vita.
Sbucati in cresta due passi e siamo in vetta.
Direi indispensabili i ramponi e la picozza nonostante la neve farinosa.
Ambiente davvero straordinario e panorama da "grande montagna" eppure siamo solo sul Pizzo Camino!
Discesa su neve polverosa fino a Schilpario.
Solo il traverso dalla Corna Busa all'attacco del grande canale è piuttosto spelacchiato.Inoltre grande attenzione agli arbusti nascosti sotto la neve fresca vere trappole.
Tutta la sponda esposta a sud della Val di Scalve si presenta piuttosto spelacchiata.
La discesa ad Azzone secondo me non è consigliabile visto che nella conca dei Fopponi l'innevamento non mi sembra un granchè.
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