Commento: |
Almeno 20-30 cm. di neve fresca già alla partenza. La traccia però finiva poco sopra la baita di Piazza, all’arrivo del vecchio skilift. E così neve da battere fino al passo di Corna Piana, con qualche difficoltà per l’ultimo “salto” prima del passo, finché un baldo giovane mi ha dato il cambio. L’intenzione era di arrivare al colletto sotto il Pizzo Arera, dove solitamente si lasciano gli sci, ma per la troppa neve e i ripidissimi pendii finali non era proprio possibile salire. Così, da quota 2250 abbiamo disceso lo stupendo vallone del Mandrone, fino ai 1670 mt. della Casera di Vedro. Neve in alcuni punti resa un po’ crostosa dal sole, ma molti tratti con più di mezzo metro di polvere. Rimesse le pelli, risaliamo di nuovo fino alla Corna Piana (fino al deposito sci), mentre comincia a nevicare e scende la nebbia (sole fino alle ore 11). Scendiamo i primi 200 mt. intravedendo solo i passaggi degli altri scialpinisti; ma poi la visibilità migliora e, anziché ripercorrere la traccia di salita, dove peraltro la neve era crostosa, attraversiamo con molta attenzione e fatica il canale verso destra e da qui fino al pianoro della baita discesa spettacolare con almeno un metro di polvere! E ancora polvere fino all’inizio della strada. Partecipanti: Fedora e Ivan.
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