Commento: |
Partenza da quota 1030 a causa della strada ancora troppo innevata per il nostro poco potente mezzo. Superata Agneda si percorre il pianoro che porta alla base della diga di Scais, la cui sommità si raggiunge dopo aver "ravanato" un pochino nel bosco. Costeggiamo il lago prosciugato e di seguito, risalendo un bosco di larici, arriviamo alla Mambretti. Doverosa sosta dove alcuni dei partecipanti alla gita tentano disperatamente e pateticamente di trovare scuse (inesistenti fiacche, postumi di sbronze, ed altre amenità simili ...) per abbandonare e fermarsi a godere dello stupendo sole e dello stupendo panorama. Ma il gruppo, spinto dallo spirito di sacrificio che da sempre lo contraddistingue, seppur disordinatamente ed indecorosamente, riparte. Lunghissima la Vedretta di Scais che dopo aver risucchiato buona parte delle nostre energie ci porta alla base del canalino finale. Ramponi ai piedi raggiungiamo la vetta e dopo la legittima soddisfazione cominciamo a pensare con preoccupazione alla lunga discesa. La sciata è su neve variabile e non facile, a volte ventata e crostosa, a volte con degli accenni di polvere e a volte bagnata e pesante, in funzione della quota e dell'esposizione. Qualcuno, di cui non faccio il nome, si prende un coccolone quando la neve su cui stava sciando decidere di scendere allegramente verso valle ... Ciliegina sulla torta, la gita si conclude con un bell'allungo in skating sul pianoro, prima di scendere in relax la strada innevata che ci porta alla macchina. Commento finale: gran gita! Partecipanti Fabio, Remo, Silvano ed Enrico.
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