| Commento: |
Già dalla salita si capiva la pena da affrontare in discesa... caldo come a giugno (senza esagerare). Saliamo veloci, ma non troppo, onde anticipare la discesa. Nel canalone la neve ghiacciata obbliga ai rampant. Arrivati al canalino finale calziamo i ramponi e spalliamo gli ski per abbandonarli purtroppo al termine della sezione più ripida causa sbarramento roccioso (peccato). Per la crestina brevemente in vetta. Ottimo panorama, due parole e giù a cercare di salvare il salvabile. Nel canalino e buona parte del canalone buone curve, più in basso e fino al traverso che porta alla Corna Busa "palude", con solo qualche tratto portante. Dal passo alle piste battute di Schilpario si sopravvive grazie alla neve compattata dai recenti plurimi passaggi. Solo noi e altri due oggi sull'itinerario. Nota: probabilmente la valutazione OSA è al limite dell'esagerazione, avendo misurato col clinometro digitale 36° nella parte alta, altro discorso se si scende il canalino che con i 42° della sezione più ripida merita pienamente la valutazione. Partecipanti: Paglia, Aurelio, Mario (catena), il grande Claudio Inselvini, Dome.
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