| Commento: |
Peccato, l'ultima cosa che pensavamo era di non arrivare in vetta. partenza da Bergamo 4.30, colazione a Chiavenna, dopo avere recuperato tutti gli altri sulla strada, siamo in 9, alle 7.55 partenza dalla cava, neve dura da rigelo, subito dalla partenza, salita subito impegnativa, come ce l'aspettavamo, valletta stretta, poi sopra si allarga sulla vedretta, sempre piuttosto ripida. Alle 9.50 siamo sotto il pendio ripido, circa 200 metri, sono appena dietro, causa continue fitte all'intestino, che sarà mai? I due amici davanti mi dicono del pericolo, è appena scesa una scarica, ed un ragazzo avanti a noi l'ha schivata. Non mi sembra così grave, e raggiunto dagli altri, in 4 saliamo ancora fino sotto le rocce, circa 50-60 metri, ma la neve si muove sotto gli sci. Ci sembra troppo azzardato, sopratutto pensando ai 150 m di pendio sopra di noi. C'erano 2 persone avanti noi di circa un'oretta, li abbiamo visti sul ghiacciaio quando partivamo, e li abbiamo visti passare la cornice. Speriamo non gli succeda nulla. Scendiamo. Non ci crediamo ancora, pensiamo a risalire un altro pendio, sotto il P.Caral, o dall'altra parte al Sassal Mason, ma è stato meglio scendere, in fondo verso le 11.00, la neve era già pesante. Sciata comunque discreta, ambiente fantastico. E' da fare.
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