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Numero report: 474
Nome: Ricky Scotti
Indirizzo posta elettronica: nibi@on-ice.it
Gita: Alpe Piazza (discesa canalone)
Data: 10/12/2005
Regione: Lombardia
Località partenza: 2° tornante dopo "la cà rusa"
Quota partenza: 900
Quota arrivo: 1840
Dislivello: 1000
Difficoltà: Medio sciatore
Esposizione salita: Nord
Esposizione discesa: Nord
Neve prevalente: Farinosa
Altra neve: Crostosa
Rischio valanghe: 2
Condizione itinerario: Eccellenti
Valutazione itinerario: Ottimo
Commento: Finalmente,dopo una stagione di pausa per carenza di neve, è di nuovo possibile effettuare la “salita di casa” cioè l’Alpe Piazza di Rogolo. La bella neve trovata domenica scorsa in Val Gerola lasciava presagire condizioni quantomeno accettabili, nessuno immaginava che avremmo trovato 600m di farina asciutta e leggerissima, assolutamente perfetta! Andiamo con ordine, su imput del sempre più presente Puntel partiamo poco dopo l’ingresso nel bosco di abeti prima del pascolo del Taiaa. Io, dopo aver venduto tutta l’attrezzatura da skialp al valtrumplin Mauro, salgo con ciaspole e tavola da snowboard. Fa’ freddo, freddo vero che non ti concede soste o pause contemplative. Il Puntel è scatenato e se ne va’ in fuga solitaria seguito a fatica dal Franco, io e Looss ce la prendiamo più comoda seguendo una traccia di motoslitta lungo la mulattiera. La traccia però muore in un tratto di strada piuttosto discosto dalla linea di salita principale costringendomi a 20 minuti di battitura solitaria affondando in 50cm di farina. Tornati lungo la traccia maestra riprendiamo la salita più comodamente tenendo comunque un ritmo piuttosto sostenuto. Nessuno ci precede e nessuno sembra seguirci, un lusso che raramente si può gustare ultimamente. Giunti poche decine di metri prima del filo di cresta vediamo i due fuggitivi già lanciati nella discesa! Ci raggiungono e ripellano per godere nuovamente la libidine dei primi ripidi pendii semi-vergini. Nella piana del Laghetto a pochi metri dalla croce di vetta compare il sole che mai avevamo assaporato prima. La giornata è stupenda,limpidissima ma veramente fredda tanto che le nostre magliette sudate ghiacciano in pochi minuti. La vista è…la solita, goduta decine di volte ma che continua ad emozionarci. Puntel sbircia verso la “Muta di Olano” con il binocolo scorgendo comitive di 30 e + persone in una lunga fila indiana, nessuna invidia, oggi abbiamo indovinato noi la gita! Il progetto di pisolo svaccati al sole va quindi a farsi benedire tanto che in poche decine di minuti siamo pronti per la discesa. Allacciamo gli scarponi e ci buttiamo. Deludo il Puntel e il Franco che, appollaiati come corvi su un larice, attendevano la mia prima inevitabile capottata con “l’asse per stagionare il formaggio” che ho sotto i piedi; miracolo: NON CADO! Funziona, vuoi cedere che con neve decente sono quasi capace di scendere senza disseminare il pendio di voragini?! Ci lanciamo verso la gelida ombra orobica serpenteggiando in 60cm di farina, ululo anch’io e per la prima volta non di dolore! Giunti nei pressi della Casera, non credendo ai nostri occhi, troviamo il canalone ancora vergine, non ci pensiamo due volte e ci buttiamo. La discesa è bellissima fino a 1300-1200m dove la neve inizia a crostarsi un po’. Con la tavola mi accorgo meno del cambio di neve (insensibilità del principiante?) e continuo senza sudare le classiche 7 camice e tenendo il passo forsennato degli scimuniti. Giunti alla fine dei prati Franco e Puntel decidono di scendere fin sul fondovalle con gli sci! Fra boschi di abteti, faggi e castagni, strade e poche radure raggiungeranno la statale a Piagno per poi giungere ad Andalo in stile skatting per 3-4km grazie ai 20 ghiacciatissimi cm ancora presenti nelle campagne fra Bolgia e Delebio! Alle 14.00 arriviamo tutti assieme a casa con un megasorriso stampato in faccia. p.s. La strada è in discrete condizioni, completamente innevata ma non ghiacciata, occorrono comunque gomme termiche,4x4 o catene.
Data inserimento 10/12/2005 22.41.06