Commento: |
Visto il giorno di rientro con code previste, la vicinanza quindi della metà, l’ambiente e l’itinerario sempre ottimi, le informazioni avute il giorno prima e le tracce viste che mi fanno optare, con Marzio (compagno del ripido) per il già noto Visolo. Partiamo dal parcheggio dell’albergo Cristallino alle 7; lì dove un’ora dopo il giorno prima un’orda di alpinisti vociferava e si apprestava all’assalto di una nuova montagna. Siamo soli. Il sole si può solo ancor intuire dietro le cime. In breve siamo sopra la Baita Cassinelli senza toccarla. Il sole è arrivato “infiammando” le punte della Presolana. Stiamo seguendo una traccia “bergamasca” che sale con pochissime svolte diretta alla vetta. Ma va bene così e i metri alla cima diminuiscono ad ogni scivolata. Giunti in cresta nemmeno il vento che ci sbuffa addosso la neve ci ferma e in 2h30 totali siamo alla vetta. Un panino, qualche foto (altra giornata spaziale) e giù…Il primo tratto su neve trasformata o riportata dal vento è ottimo. Quando giungiamo sui punti ripidi la neve migliore va cercata con attenzione, ma regala lo stesso ottime curve su crosta che si rompe al passaggio che ci consegnano alla baita Cassinelli, donde, naufragato il progetto di salire al Corzene, ripelliamo per ritornare alla cresta (1900 m ca) che collega il Visolo alla Punta della Plagna (SE). Per pinetti divertenti scendiamo poi alla traccia comune e alla macchina. Ottima giornata anche questa, anche se meno “condivisa”…
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