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Numero report: 51
Nome: Franz
Indirizzo posta elettronica: rotanodari.f@irea.cnr.it
Gita: Pizzo Mellasc
Data: 19/12/2004
Regione: Lombardia
Località partenza: Castello
Quota partenza: 1415
Quota arrivo: 2465
Dislivello: 1100
Difficoltà: Buon sciatore
Esposizione salita: Nord
Esposizione discesa: Nord
Neve prevalente: Ventata
Altra neve: Crostosa
Rischio valanghe: 2
Condizione itinerario: Ottime
Valutazione itinerario: Eccezionale
Commento: Come per incanto dopo le tempeste di vento di ieri, oggi calma piatta ed anzi, quando io e il Catena arriviamo in quel di Castello (con le catene nell'ultimo tratto), un bel buco d'azzurro sovrasta la sola Val Gerola. La via di salita (la mia prima volta in invernale) sembra eccellente: pendenze sostenute, itinerario logico, neve poca a renderlo quasi privo da pericoli (credo che faccia abbastanza paura se carico!!!). In 2ore e 10 siam alla croce di vetta, ma il tempo si guasta e di corsa scendiamo. LE nuvole che prima erano confinate al Masino e alla Orobie bergamasche scavalcano la cresta e coprono per un po' la vetta, ma stranamente il fenomeno, che porta anche un po' di nevischio, dura poco e la visibilità torna regalandoci un bella discesa. Neve da ventata levigatissima e dura (soprattutto nei due canali sulla destra del pendio - scendendo - che evitano di superare il gradino di "maros" per il sentiero estivo), a farinosa in alcuni tratti a crostosa in altri. L'ultimo pendio sopra il fiume è molto bello. Giunti alle baite, per una MIA malsana idea, ci gettiamo nel greto della Val Vedrano alla ricerca della polvere ma andremo ad infognarci in un itinerario di sassi (da fiume con neve crostosa): in più arriviamo nella valle 100 metri sotto la macchina: ecco come rovinare il fianle di una gita D.O.C. anche perchè rubata al meteo. Di ritorno finalmente a casa del Nibi per la prima volta a sognare la polvere delle "sue" Svalbard.
Data inserimento 20/12/2004 8.32.48