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Numero report: 600
Nome: Domenico
Indirizzo posta elettronica: domenico@on-ice.it
Gita: Malga Stalletti Alta (Golem)
Data: 28/01/2006
Regione: Lombardia
Località partenza: Pezzoro
Quota partenza: 898
Quota arrivo: 1690
Dislivello: 800
Difficoltà: Buon sciatore
Esposizione salita: Nord
Esposizione discesa: Nord
Neve prevalente: Farina pesante
Altra neve: --
Rischio valanghe: 2
Condizione itinerario: Ottime
Valutazione itinerario: Ottimo
Commento: E' sempre bello non poter valutare eccellenti le condizioni di un itinerario per la TROPPA neve. I parcheggi di Pezzoro sono adibiti a discarica neve quindi si parcheggia lungo la strada... dove si riesce. La traccia è una vera e propria trincea e la neve zoccola che è un piacere. Arrivati nei pressi di Malga Pontogna osserviamo i vari scialpinisti d'avanti a noi che ritornano sulle loro tracce, frettolosamente. Uno ci avvicina e ci dice di non proseguire, perchè è pericoloso!!!! Avevano assistito ad un enorme assestamento sui pendii posti dietro la malga stessa, e si erano convinti, forse per quello, forse per altro, a desistere. Noi, ovviamente, proseguiamo nella nostra salita. Passa ancora un altro gruppo, arrivato alla base del Ratù, e uno di loro ci invita a tornare indietro, a causa di una frattura apertasi sotto i loro piedi mentre salivano. Ci dice anche che ormai avanti non c'è nessuno, che tutti hanno rinunciato per evidenti condizioni di pericolo. Fabio mostra segni di timore. Lo rassicuro, certo di quello che sto facendo e ringrazio il passante rinquorandolo del fatto che se la traccia non ci sarà più provvederò io a batterla, almeno fino al termine del Ratù. Sarebbe la prima volta a battere traccia sul versante pezzorino, ma haimè altri 5 scialpinisti ci precedono ed hanno già provveduto. Misuriamo alla base del ripido pendio 135 cm di fresca. La pista è tracciata in modo esemplare e giungiamo alla Malga Stalletti Alta evitando l'ultimo traverso potenzialmente pericoloso ( P.V. 4 come da bollettino)da dove osserviamo come il vento abbia pelato ancora una volta la lunga dorsale finale. Poco male, la nostra meta prefissata è raggiunta e possiamo tuffarci in una discesa che per la prima volta, sul ratù, trovo non tracciata (e si che sul Golem ci capito spesso e a tutte le ore) con un innevamento degno di epoche dimenticate. Alla malga ancora altri rinunciatari tolgono le pelli... il resto della discesa è arata e con neve gessosa, domani sarà davvero molto poco divertente...
Data inserimento 28/01/2006 16.18.01