Commento: |
Siamo un bel gruppone come sempre multietnico e poliattrezzato alla partenza dai Forni. Per abbreviare i tempi si decide di salire dalla via scelta per la discesa, ovvero i canali della vedretta di San Giacomo. La qualità della neve è eccellente già dalla partenza, i pericoli ridottissimi. Superata la bella Cima di San Giacomo, proseguiamo per gli ampi e facili pendii del Tresero, col gruppo orami ampiamente sgranato. In discesa dopo varie disquisizioni, prendiamo il versante ripido in mezzo ai seracchi, per poi "virare" sulla classica discesa del Canalone dell'Isola. Qui io e Franz salutiamo il resto della ciurma e ripelliamo per raggiungere la sella ad est della Cima San Giacomo, per ridiscendere il vallone di 300 metri del versante opposto, visto vergine durante la salita. Kikko e Lele fiduciosi, si uniscono a noi. La traccia da battere per arrivare alla sella a Q 3073 non è ne lunga ne faticosa, stante la leggerezza dei 20 cm di fresca e in breve ci ritroviamo a disegnare curve polverose per una delle più belle sciate in fresca in assoluto. Le foto e i filmati si sprecano ma non riusciranno certo a far comprendere ai non presenti l'errore fatto a non seguirci. Ricongiuntici alla traccia di salita, deviamo nuovamente ad imboccare un altro ben più ripido canale, stavolta molto tracciato ma con ampi spazi ancora intonsi, che sempre su neve "bollicine" ci deposita alla traccia usuale di salita ormai al fondovalle. Sciata ancora divertente su ampi pendii sempre candidi in mezzacosta su neve portante ricoperta da farina leggera. Gita grandiosa, sciata superba! Partecipanti: Grigna, Rambo, Tiziano, Bestia e Nibi (snobo'-munito) ciaspolisti, Franco, Puntel, Kikko, Fabio, Leo, Franz, Anna, Luca, Catena, Taniro, Paglia, Dome scimuniti.
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