Back

Numero report: 222
Nome: corrado
Indirizzo posta elettronica: c.conchieri@goldenlady.it
Gita: Testa Grigia
Data: 30/04/2006
Regione: Valle d'Aosta
Località partenza: Champoluc
Quota partenza: 1580
Quota arrivo: 3313
Dislivello: 1733
Difficoltà: Buon sciatore-alpinista
Esposizione salita: Sud-ovest
Esposizione discesa: Sud-ovest
Neve prevalente: Trasformata
Altra neve: Trasformata
Rischio valanghe: 1
Condizione itinerario: Buone
Valutazione itinerario: Ottimo
Commento: Per sfruttare la finestra di bel tempo in Val d'Aosta partiamo da BS alle 3.30 del mattino, e io pago le scarse ore di sonno con una bambola che mi intontisce per tutta la salita. Risalite per un tratto le piste di Champoluc, chiuse e deserte, all'altezza di un gruppo di malghe si punta verso la conca che chiude la valle (raggiungibile anche dal fondovalle, evitando le piste); da qui, si piega a sinistra andando a cercare un canalino stretto e ripido che porta ad un pianoro, in parte occupato da un lago innevato, proprio sotto la vetta della Testa Grigia. Da qui, prolungata serie di zette fin sotto la fascia rocciosa della vetta. Vedo nebbia, nonostante la bella mattinata, e vorrei sforzarmi per raggiungere Cinzia e Giordano che hanno un paio di ampie zette di vantaggio, ma mi tocca fermarmi sbuffando ogni pochi mt. come se avessi in groppa un grosso bradipo che prima dei primi 1000 mt si è già mangiato una banana, una barretta e anche la stecca di cioccolata bianca con le nocciole ma rimane accovacciato sul mio zaino e fa da zavorra. Probabilmente è il bradipo dell'Era Glaciale, incazzato perchè non siamo ancora andati a vedere il film. Lasciamo gli sci sotto la fascia rocciosa e ci portiamo in cresta per l'ultimo centinaio di mt. da salire con picca e ramponi; quando mancano una quarantina di mt. alla cima, un temporale che sembra divallare verso di noi dal versante opposto della valle induce a una maledettissima ritirata. E qui la gita cambia volto, perchè la fatica della salita era dovuta anche a dei bei pendii sostenuti e il firn è di quello buono sull'intero percorso. Appena messi gli sci, forse ipnotizzato dallo sguardo severo della Est del Cervino fisso su di me, vado a cercare la massima pendenza e parto con una serie di curve veloci, finisce che capitombolo per una ventina di mt. chiedendomi se mai arriverò a fermarmi (ciao Tone). La nuvolaglia si dissolve, e noi completiamo la discesa con un breve traverso per spostarci sul versante sotto alla Cima Grande, meglio innevato e che consente una bella sciata prima su un ampio pendìo e poi giù tra gli alberi del fondovalle. Grazie al freddino calato sulle Alpi nel week-end, la neve ha tenuto tutto il giorno. Cinzia, Giordano, Corrado.
Data inserimento 03/05/2006 16.52.34