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Compagine inedita per il pizzo Cassandra:i grandi taniri (il Mao era in forma splendida a battute al cognato),il buon Tiziano in versione chiaccherone, e io.
Arriviamo a chireggio che pioviggina nessuna se ne cura.
Attraversiamo in fiume sci in spalla e via fino al porro proseguima ancora qualche minuto e finalmente mettiamo gli sci. E nuvoloso e capiamo subito che il brutto durante la notte non ha fatto rigelare. La neve e pesante ma almeno non c'è il sole che picchia.
Arrivati sul ghiacciaio al primo pianoro esce il sole e che sole e che fatica. Per fortuna il buon Mao e il Taniro sono informa e mi "battono" la traccia evitandomi di sprofondare ogni volta.
Arriviamo all'ultimo muro e la neve cambia improvvisamente diventando farina pesante la progressione ore diventa favorevole (almeno per me) salendo valutiamo anche il canalino ma.........
Arriviamo al colle il taniro apre la sfliata per la cresta ci sono dei passaggi ostici, ma che stranemente risulteranno più semplici da superare in discesa. Arrivati in vetta dopo la foto di rito facciamo dietro front velocemente, dalla valle opposta comincia a salire la nebbia.
Ritorniamo al colletto esce un altra volta il sole.
Si parte i primi trecento metri sono farina pesante ma si scia discretamente seguiamo le traccie di alcuni scialpinisti che ci avevano preceduto tra i crepacci più meno evidenti
Arrivati al primo pianoro la neve e completamente andata e come ha detto il Mao sembra "polenta concia"
Arriviamo al porro e ci sediamo con il buon rifugista.
Complimenti a lui non ho mai visto un rifgio così pulito e in ordine.
Apettiamo il buon Tiziano che arriva stanchissimo (oddio lo guardavo scendere e guardavo i miei sci in parte..............)
Arrivatiamo alla macchina,assistiamo ad un tentativo di zio seb alias il taniro di attraversare il fiume senza usare il ponte alla fine desiste, e un coro "coniglio, coniglio" si innalza su per la valle.
Bello l'ambiente bella la cima e bella la compagnia.
Taniro aspettiamo a mettere via gli assi
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