| Commento: |
Brutta cosa i presentimenti, mi prendono come una sorta di malumore che mi confonde e di cui non riesco mai bene a capire la causa finchè la frittata non è fatta. Il primo giorno mi dico che è per via della notte insonne, del caldo e della malinconia per la stagione che sta finendo, metto gli sci poco sopra le case di Saas Fee e vado su dritto per dritto alla Britannia lasciando indietro tutti quanti, alla faccia della compagnia. La mattina dopo ritardiamo la partenza per via delle nubi basse, poi ci abbassiamo sul ghiacciaio e finito il pianoro dell'Hohlaub decidiamo di mantenere l'obiettivo originario, quindi Rimpfischhorn. Qui tira un vento forte che ci trita per buona parte della salita, man mano spuntano il Cervino, Weisshorn, Rosa e compagnia. Ultimo pendio cattivo fino alla spalla nevosa e poi tiriamo le ultime zette fino alla base del canalino. Davanti a noi c'era solo un gruppo di quattro crucchi che scendono in quel momento dopo aver toccato la vetta, sconsigliano però di salire perchè oltre il canale c'è molta neve instabile e mentre scendevano s'è aperta una grossa crepa. Quasi quasi avrei preferito non capire, ma una vetta mancata di un 100 mt. non rovina una bella stagione passata sugli sci... quest'anno non ho fatto altre vette e discese alle quali avrei tenuto di più che al Rimpfischhorn, e solo perchè c'erano troppe gite tra cui scegliere. Scendiamo e la neve è divertente, farina pesante fino all'Allallinpass; da qui il vento l'ha indurita, e poi segue il pianorone che riporta alla Britannia. Dal rifugio in giù, nei canalini accanto alle piste, neve pesante o marcia sulla quale scatenare gli sci fotonici. Un paio di gite le faccio ancora, comunque saluto ora tutti gli amici di on ice e soprattutto gli amici che hanno sciato con me quest'anno. E per la prossima stagione... Pray for Powder. Partecipanti: Cinzia, Siro, Oscar Beletti, Franco, Nando, Corrado.
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