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La meta prevista era in realtà la ben più nota Uja di Ciamarella, ma una volta giunti al Pian Gias (spallando fin qui gli ski)abbiamo verificato come i pendii morenici del ghiacciaio fossero assolutamente privi di neve. Seguendo una traccia solitaria nella neve fresca, percorriamo il suggestivo corridoio del Pian Gias verso l'imponente mole del Collerin visto da qui , roccioso, impossibile da salire. Piegando a dx si risale il pendio posto ai piedi della Punta Chalanson fino ad arrivare ad un colle con bellissima vista sulla Ciamarella e sull'Albaron di Savoia. Il sole, fin qui alleato, sparisce tra i cumuli sempre più imponenti. Piegando ora a sx verso l'evidente cresta che unisce il Collarin all'Albaron si risalgono i facili pendii glaciali fino alla madonnina di vetta. Adesso inizia a nevicare e la temperatura, già rigida dalla partenza, diventa veramente invernale. La discesa è galattica su una spanna di polvere-polvere prettamente invernale con fondo levigato e indurito dal vento. Spaziale! Giunti al Pian Gias, ancora sotto una fittissima nevicata scendiamo su stupendo firn fino all'imbocco del Canale delle Capre. Verificata l'impossibilità di percorrerlo scendiamo per goduriose lingue fino a q. 2260, poi per traccia di sentiero a raggiungere un altra lingua che ci deposita a 2160 metri di quota dove ormai non resta che depositare gli sci nello zaino. Raggiungiamo le macchine con nevicata in ulteriore intensificazione (2 cm cumulati al suolo)felici e soddisfatti
Partecipanti: Kikko, Mao, Flavio, Catena, Gianfranco, Lorenz, Dome.
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