Commento: |
Itinerario grandioso, impegantivo fisicamente e tecnicamente, percorso in una splendida giornata di sole con temperature frizzantine e cielo assolutamente terso. Ambiente grandioso immersi tra canali vari e pareti imponenti.
Saliamo dal Passo Gardena per la Val Culea ramponi e scinspalla, dopo il canalino ripido, al piano, traversiamo in discesa al rif. Pisciadù. Messe le pelli risaliamo l'omonimo vallone fino all'omonima "Sela"per poi traversare lungamente con vari su e giù fino alla salita dell'Antersas 2902 per poi ridiscendere al rif. Boè. Da questo raggiungiamo il Piz Boè per il canalino posto sul versante occidentale (ramponi). Panorama splendido dalla vetta, sopratutto sulla Marmolada ancora splendidamente innevata. Discesa strabiliante con alcuni tedeschi che ci filmano euforici. Imbocchiamo la Val de Mesdì e la scendiamo sempre su firn eccezionale fino a q 2150 dove, spallati nuovamente gli sci, risaliamo la val di Bosli da ultimo con breve ferratina fino a sbucare nuovamente al piano del rif Pisciadù. Da qui risaliamo all'imbocco della Val Setus e ci lanciamo in una straordinaria discesa ripida, stretta ed entusiasmante tra altissime pareti verticali. La neve finisce (anche se ci sono ancora alcune lingue che arrivano al parcheggio del Pisciadù 1950m )proprio dove inizia il sentiero estivo che in traverso scinspalla ci riporta alla macchina morellati dal sole, dopo 9 ore molto intense. Assolutamente da fare, una gita cosi non può mancare nel curriculum di ogni scialpinista malato. Con Lorenz e Gianfranco.
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