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La zona della Val di Breguzzo-Vald’Arnò-Trivena, scialpisticamente parlando, è uno scrigno pieno di gemme preziose tutte da scoprire. Dagli itinerari classici a quelli sconosciuti, da canalini e versanti ripidissimi a”tranquilli” e maestosi anfiteatri, il tutto in un ambiente selvaggio e incontaminato
Conoscendola un po’ ci si può (secondo le condizioni nevose) sbizzarrire modificando e creando itinerari diversi di grande soddisfazione.
Noi (Mauro,Papi ed io) dal bivio per la Val d’Arnò siamo risaliti lungo questa passando dalla malga omonima in direzione Cima d’Arnò. Passando sotto le rocce del Craper Vac (anziché stare bassi per la Cima d’Arnò) abbiamo risalito un ripido ma breve canalino nevoso che porta ad una piccola sella posta 20 metri circa sotto la cima del Craper (m 2816). Il versante ripido opposto è stato spazzato dal vento e ci tocca scendere con i ramponi per circa settanta metri. Calzati gli sci ci tuffiamo in una abbastanza ripida, inebriante discesa, in neve farinosa, raggiungendo la parte alta della Val del Vescovo, poi ancora farina fino al grande pianoro basso di questa valle. Qui rimettiamo le pelli e risaliamo fino alla sella del Cimon (m. 2450). Scendiamo verso il rifugio Trivena in neve ancora soffice, evitando la piccola valletta della Cavenazza, innestandoci nella parte finale del sentiero delle Taiade fino al rifugio. Dopo breve pausa a salutare il gestore scendiamo (prima con gli sci e poi a piedi) fino alla macchina.
P.S. In salita sopra la malga d’Arnò (esposizione Sud) occorre seguire la neve residua e fare circa 15-20 minuti con gli sci in spalla.
Info rifugio Trivena tel 0465 901019 - www.trivena.com - info@trivena.com
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