Jof di Montasio da Sella Nevea. Gita Arricchita da una capatina al bivacco Suringar il primo giorno e da numerose varianti nella salita allo Jof il secondo: saliti per il ripido canalone alle spalle del rif. Brazzà, abbiamo visitato la forcella de Lis Sieris prima, per poi recarci sulla cima di Terrarossa. Ridiscesi, abbiamo percorso il sentiero attrezzato Leva fino alla base della nostra meta, raggiunta per via normale e discesa per variante Pipan. Disl. tot. 1400 metri (+800 per il bivacco), EEA

                                                                                                                              Domenico

Presolana occidentale dalla strada per il giogo. Gita comoda e di soddisfazione con numerose possibilità di variare la parte alta della normale e arricchirla di facili passi di arrampicata. Disl. tot. 1350 metri, EE II° (III° la variante alta).

                                                                                                                              Domenico

Corno di Grevo da malga Lincino per la via attrezzata. Credo non sia corretto definirla una "ferrata", in quanto il cavo d'acciaio che percorre per intero la cresta è spesso poco utile alla progressione. Va quindi affrontata da chi ha esperienze di arrampicata ( per gustarne appieno la bellezza della via ) fino al V° per non rischiare di uscirne stravolti. La via di discesa attraverso il Forcel Rosso è molto disagevole (impraticabile in salita) a causa della presenza di ghiaccio e frane. Disl. tot. 1300 metri, EEA(?) ...V°!!!

                                                                                                                             Domenico

Monte Venerocolo (tre confini) dal passo del Vivione. La mulattiera militare che conduce al rifugio Tagliaferri, annulla il dislivello con comode e ampie serpentine. Giunti ai laghetti posti ai piedi della montagna una debole traccia segnata si stacca in direzione del passo Sellerino. Da qui si volge a sinistra e seguendo la cresta  in 30 minuti si raggiunge la vetta. Quest'ultimo tratto si snoda su detriti e roccette, così ho voluto fare una buona azione (immediatamente apprezzata da 2 escursionisti incontrati in discesa) costruendo numerosi ed evidenti "omini" e ristrutturando in modo adeguato gli unici due trovati sul percorso.Disl. tot. 1100 metri, EE.

                                                                                                                             Domenico

Da  Valcanale  verso i Laghi Gemelli. Ricognizione estiva per verificare le potenzialità scialpinistiche della zona. Individuata una comoda e credo remunerativa sciata nella cima immediatamente a sud del passo... verificheremo tra pochi mesi! Disl. tot. 1000 metri ca, E.

                                                                                                                            Domenico

Dal passo Gavia alla Punta S.Matteo per la cresta del monte Mantello. Rituale "pellegrinaggio" a questa stupenda cima del bacino dei Forni. La salita via capanna "btg. Ortles", Pizzo di Val Umbrina, Cima di Villacorna, e le due di cui sopra è in verità un'alternativa abbastanza lunga (circa 4 Km dal passo Dosegù) alla solita normale, ma non presenta difficoltà di sorta e non richiede alcun tipo di attrezzatura. In discesa, abbiamo scoperto l'esistenza di una traccia di sentiero che consente di scendere dal ghiacciaio evitandone l'ultimo ripido tratto. Disl. tot. 1400 metri ca, PD II°.

                                                                                                                           Domenico